Le nostre Olivete

Le aziende iscritte all'Associazione Olivicoltori del Mugello sono tutte collocate su colline adiacenti la fascia appenninica ad un'altitudine compresa tra i 300 e i 500 m.s.l.m., con fronte generalmente rivolto a sud o lievemente spostato verso sud-ovest o verso sud-est.

I terreni, sia per le decise pendenze che per la ricca presenza di scheletro (materiale inerte di grosse dimensioni) e la tessitura argillosa, sono tutti ben drenati e non permettono in nessun caso il ristagno di acqua che potrebbe causare sofferenza alle piante con conseguente predisposizione all'aggressione di malattie. Anche l'altitudine facilita la coltivazione dell'olivo in quanto non permette la formazione di nebbie. Le nebbie, nocive alla coltivazione, si formano infatti soltanto nelle zone di fondovalle

Negli impianti sono utilizzate varie specie di olive provenienti dalle seguenti cultivar da sole o congiuntamente: Americano, Arancino, Ciliegino, Frantoio, Grappolo, Gremignolo, Grossolana, Larcianese, Lazzero, Leccino, Leccio del Corno, Leccione, Madonna dell'Impruneta, Marzio, Maurino, Melaiolo, Mignolo, Moraiolo, Morchiaio, Olivastra Seggianese, Pendolino, Pesciatino, Piangente, Punteruolo, Razzaio, Rossellino, Rossello, San Francesco, Santa Caterina, Scarlinese, Tondello e loro sinonimi. Possono inoltre concorrere altre varietà fino ad un massimo del 5%.

Per quanto riguarda le patologie vegetali, gli olivi allevati nella zona del Mugello non presentano attacchi di particolare gravità ad esclusione di alcuni casi di rogna dell'olivo e di mosca olearia ambedue efficacemente combattuti con sistemi biologici. I terreni sono mantenuti inerbiti a prato stabile favorendo lo sviluppo della biodiversità e il conseguente miglioramento dello stato di salute delle piante.

L'utilizzo di eventuali prodotti fitosanitari derivati da sintesi chimica è limitata a trattamenti di emergenza circoscritti, limitati nel tempo e segnalati all'Associazione Olivicoltori del Mugello.

Nella zona del Mugello possono verificarsi gelate tardive e temperature invernali non sopportabili dalla pianta dell'olivo. Tutto ciò comporta, comunque, una diminuzione delle produzioni senza degrado della qualità del prodotto finito. Tuttavia, l'Associazione si adopera al fine di fornire strumenti e conoscenze agli olivicoltori perchè il ripristino degli oliveti avvenga seguendo le più moderne pratiche agronomiche senza mortificazione degli olivi attraverso potature eccessivamente invasive che debilitino le piante.

Gli oliveti, disposti su vecchi terrazzamenti o su terreni in forte declivio, non permettono alcuna forma di consociazione con altre coltivazioni e quindi non vi sono rischi dovuti a possibili trattamenti effettuati su altre specie.